Ellyllon, il singolare è Ellyll, è un nome generico che appartiene ad
una tribù di Elfi gallesi e che deriva, forse, da un ramo secondario
della stirpe dei Tywyth Teg.
La loro regina sembra essere la mitica Mab, regina delle Fate
ricordata anche dal grande Shakespeare in Giulietta e Romeo che
potrebbe avere qualche connessione con la regina fatata irlandese Maeve.
Secondo una tradizione gli Ellyllon sarebbero le anime degli antichi
sacerdoti druidi, troppo buoni per finire all'inferno ma, in quanto
pagani, impossibilitati ad accedere al Paradiso e allora costretti a
restarsene sulla terra sotto forma di spiriti.
Comunque sia, questi Elfi sono oggi considerati in via di estinzione e ne restano ben pochi esemplari in circolazione.
Gli Ellyllon, sono esseri magri e diafani, che si nutrono di funghi
velenosi e di un burro speciale ritenuto magico, ricavato da una
sostanza fungoide che si trova nelle radici dei vecchi alberi e nelle
crepe del calcare. Non sono cattivi, anzi aiutano volentieri i contadini
e gli agricoltori nel lavoro quando possono, anche se preferiscono
starsene soli rannicchiati sotto gli alberi.
La loro statura èdavvero minuscola, sono alti attorno ai 20-25
centimetri e vestono di abiti verdi che si confondono con la
vegetazione. Questi Elfi vivono esclusivamente nel Galles,
particolarmente nelle contee del sud del Glamorgan di Carmarthen e di Pembroke laddove i sassoni portarono le loro credenze, e abitano di preferenza nelle vecchie cave abbandonate, nei buchi degli alberi o nelle grotte di montagna.
(Le Creature del Piccolo Popolo - Guida da campo alla ricerca di Elfi, Gnomi, Fate e Spiriti Inquieti di Dario Spada)
particolarmente nelle contee del sud del Glamorgan di Carmarthen e di Pembroke laddove i sassoni portarono le loro credenze, e abitano di preferenza nelle vecchie cave abbandonate, nei buchi degli alberi o nelle grotte di montagna.
(Le Creature del Piccolo Popolo - Guida da campo alla ricerca di Elfi, Gnomi, Fate e Spiriti Inquieti di Dario Spada)
LEGGENDA
C'era una volta un contadino, che era parecchio sfortunato, di nome
Rowli Pugh. Se veniva la ruggine alle graminacee questa attaccava
sicuramente il suo raccolto; quando tutte le altre bestie del vicinato
stavano bene le sue erano certamente malate. Sua moglie era invalida e
non poteva lavorare né in casa né nella fattoria. Egli, un giorno, stava
tristemente ragionando tra sé e sé di vendere la fattoria e di partire
lontano quando gli si avvicinò un Elfo che gli assicurò che non
avrebbe più sofferto e gli disse:
«Dì a tua moglie di lasciare una candela accesa e di tenere il fuoco ben allegro, che gli Ellyllon faranno il resto».
E l'elfo si dimostrò buono come le sue parole.
Tutte le notti Rowli e Catti, la moglie, andavano a dormire
lasciando una candela accesa e tutte le notti udivano delle risate,
allegria e rumore sotto la finestra della loro stanza,
e ogni mattina la fattoria e la casa erano in perfetto ordine. Così
il raccolto prosperò. Tutto andò bene per tre anni, poi un giorno Catti
pensò di dare una sbirciatina a quella allegra brigata. Una notte attese
che il marito si fosse addormentato, andò giù dalle scale in punta
di piedi e si mise a spiare dal buco della serratura.
Vi era una gran folla allegra, ilare e giocherellona che lavorava
alacremente. La loro ilarità era talmente contagiosa che Catti scoppiò
improvvisamente in una energica risata. Allora, improvvisamente, la
candela si spense, si udì un urlo e un tramestio, poi tutto si acquietò
di nuovo. Gli Elfi non tornarono mai più a lavorare in quella fattoria,
ma i due erano ormai avviati sulla via della prosperità e la fortuna non
li abbandonò più.
(Le Creature del Piccolo Popolo - Guida da campo alla ricerca di Elfi, Gnomi, Fate e Spiriti Inquieti di Dario Spada)
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