Chiamato anche Saturnalia, o Festa delle Luci.
E' uno dei sabba minori, il passaggio celeste in cui la notte e' più
lunga del giorno, e segna l'inizio dell'inverno astronomico. Questa
festività solare cade nel primo giorno d'inverno, molto più conosciuta
come la notte del Solstizio Invernale. Questo periodo dell’anno era già
festeggiato ai tempi dell'antica Roma, con i Saturnali (dedicati a
Saturno), durante queste feste vennero introdotte nelle celebrazioni
l’utilizzo di candele, canti ed orge.
Yule è anche un termine arcaico per il Natale (riportato, per
esempio, nei dizionari della lingua inglese; il termine appare ancora in
alcuni canti natalizi ed è tuttora usato in alcuni dialetti scozzesi).
La celebrazione del solstizio d'inverno si diffuse rapidamente in tutta
Europa e nacque così nelle campagne la festività di Yule, legata alla
celebrazione del sole e della madre terra che si prepara, riscaldata dai
primi raggi, alla futura semina. Tra i vari temi legati a Yule il
principale è quello della battaglia tra il vecchio Re dell'Agrifoglio,
simbolo di oscurità e di vecchiaia, e il giovane Re della Quercia che
simboleggia la luce del nuovo anno. Il vecchio sovrano viene
simbolicamente ucciso e il giovane Re prende il suo posto sul trono per
governare. Con il rito del ceppo di Yule si perpetua ogni anno, oltre
alla tradizione di stringersi tutti attorno al fuoco, anche questa
antica e ripetuta battaglia.
Da quel momento vi fu una mescolanza tra feste e simboli pagani...
come l'abete decorato (Ormai detto albero di Natale), le ghirlande o
l'agrifoglio. L'abete ad esempio è l'albero che rappresenta la Dea in
questa stagione, e la ghirlanda rappresenta la ruota dell'anno. Alcune
tradizioni vogliono la conservazione di parti dell'abete, che saranno
poi bruciate a Calendimaggio/Beltane.
Il termine 'solstizio' viene dal latino solstitium, che significa
letteralmente “sole fermo” . Nell’emisfero nord della terra, nei giorni
che vanno dal 22 al 24 dicembre il buio della notte raggiunge la massima
estensione e la luce del giorno la minima (cioè la notte più lunga e il
giorno più corto dell’anno).
Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad
aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in
giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più
corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per
l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto
giorno successivo.
Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più
debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi
ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre.
E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.
I festeggiamenti del Solstizio si protraggono quindi per tutto il
periodo Natalizio (Sol Invictis), con il quale, come abbiamo detto,
coincidono; ed è in questa notte che molte streghe si tramandano per
tradizione i segreti dell'Arte. Il solstizio stesso è chiamato "la
porta", simbolo di una contemporanea esistenza di due dimensioni, che
durante i solstizi si congiungono e le porte sono aperte ed è permesso
il varco; è il tempo della morte simbolica dell'adepto che si avvicina
al rito iniziatico.
È un momento di passaggio ciclico considerato nell'antichità magico e
drammatico: i giorni diventano sempre più corti e bui, fino ad arrivare
alla notte più lunga dell'anno. L'oscurità prende il sopravvento sulla luce, la notte è più lunga del giorno.
Tutta la natura è come sospesa in questa morte simbolica che attende
una resurrezione. Morte della luce, morte del sole ; il sole cede il
posto alla tenebra, per poi rinascere come rigenerato.
Le giornate dopo il solstizio divengono sempre un po' più lunghe, e
di nuovo il potere del Dio Sole cresce e si manifesta nella sua luce.
È una simbologia carica di valenze magiche e propiziatorie centrate sul mito della morte- rinascita.
In tutte le culture e fin dall'antichità più remota, questo periodo
dell'anno veniva celebrato con grandi fuochi ad illuminare la notte,
candele, falò attorno a cui festeggiare, per invitare il sole a tornare
nuovamente ad illuminare il mondo. Il Solstizio invernale è la prima
ricorrenza della ruota dell'anno che comprende le feste e magiche, da
qui ha inizio il nostro cammino esoterico che si snoda attraverso le
altre e successive festività che ci purificano e ci arricchiscono, sino
all'elevazione del nostro spirito che ha luogo con il passaggio della
seconda porta solstiziale, quella estiva.
Sono le fasi alchemiche, il risveglio della terra che prepariamo per
il prossimo raccolto. Sarebbe opportuno alzarsi all'alba e salutare il
nuovo sole. Si possono accendere candele o luci per rappresentare la
nascita delle nostre speranze per il nuovo anno. Sul ciocco da bruciare
(deve essere legno di quercia) incidere una figura che rappresenti il
Sole utilizzando un coltello con il manico bianco decorarlo con nastri
rossi e rametti di edera, betulla e agrifoglio, quindi dargli fuoco. Se
abbiamo celebrato questo rito anche l'anno precedente e abbiamo un pezzo
non combusto del vecchio ciocco, accenderemo il fuoco con questo, Si
dice: "Come il vecchio ciocco è consumato, così lo sia anche l'anno
vecchio". Una volta che il fuoco è acceso osserviamo le sue fiamme e
meditiamo sulla rinascita della luce e sulla nostra rinascita interiore.
Accogliamo le nostre speranze, i nostri sogni per il futuro e salutiamo
questa luce dicendo: "Benvenuta, luce del nuovo sole!". Per il pasto di
Yule sono adatte le bevande calde come il punch e tè di ibisco o di
zenzero,il vin brulè, mentre le portate tradizionali sono le noci, la
frutta secca, le mele, i dolci bagnati col sidro, e il maiale. Brindiamo
e consumiamo non dimenticandoci di lasciare una parte del nostro
festino per la Madre Terra. Le arance rappresentano il sole, le fronde
sempreverdi l'immortalità, le spighe il raccolto futuro. L'agrifoglio,
il vischio e l'edera decorano le case all'esterno e all'interno e sono
un invito agli Spiriti della Natura di unirsi alla celebrazione.
Un ramoscello di agrifoglio và tenuto vicino alla porta per tutto
l'anno. Un simbolo solstiziale è il Vischio, pianta sacra per i DRUIDI
che veniva recisa dall'albero su cui nasceva seguendo di una solenne
cerimonia. La raccolta del vischio avveniva specialmente in due momenti
particolari dell'anno: a Samhain e nel Giorno di San Giovanni. Il
Vischio era considerato la panacea per tutti i mali. Essa e' una pianta
parassita che affonda le sue radici nell'altrui forza, non tocca terra e
veniva considerata una emanazione divina.
Gli antichi, che la chiamavano anche "scopa del fulmine", pensavano
che nascesse quando la folgore colpiva un albero. Per rispetto a questa
sua natura divina i DRUIDI lo tagliavano usando rispettosamente un
falcetto d'oro. l'uso decorativo del vischio e dell'agrifoglio. Così
come gli alberi da frutta, anche i sempreverdi sono un elemento
fondamentale delle celebrazioni del solstizio invernale. L'albero
sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l'anno, è un ovvio simbolo
della persistenza della vita anche attraverso il freddo e l'oscurità
dell'inverno. La birra e il pane venivano offerti agli alberi in
Scandinavia. L'albero di Yule rappresentava la fortuna per una famiglia
così come un simbolo della fertilità dell'anno che sarebbe arrivato.
Ciao a tuttiiiiii sono tornataaaa si lo so mi sono persa ultimamente ma dovevo sistemare il blog qualcosina ancora manca e spero di riuscire ad inserire i gadget mancanti appena mi verra ristabilita la linea, ma non perdiamoci in chiacchiere oggi sono ritornata con un regalino per voi amanti del paranormale il quale sono sicura non potete proprio farne a meno sto parlando del Manuale Del Cacciatore Di Fantasmi scritto dai Ghost Hunters Team (GHT) il più famoso gruppo di cacciatori di fantasmi made in Italy, noto anche per la collaborazione con “Mistero”, la trasmissione cult in onda su Italia 1, tutto quello che c’è da sapere su fantasmi, su poltergeist, fuochi fatui, apparizioni, spiriti, rap (fenomeni acustici senza alcuna spiegazione razionale), orb (effeti ottici), bols (palloni luminescenti), demoni, possessioni e, soprattutto, sulle attrezzature indispensabili per acchiapparli (dai sistemi di videosorveglianza alle te...
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