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Castello di Corigliano

Edificato dal re normanno Roberto il Guiscardo nella seconda metà del XI secolo, il castello di Corigliano faceva parte della fitta rete di fortificazioni con cui il Guiscardo controllava le città della Calabria citra e le popolazioni insofferenti al suo giogo. Era una fortezza tozza e massiccia, utilizzata esclusivamente per scopi militari, per il ricovero delle sentinelle e dei corpi di guardia. Nel corso dei secoli, le famiglie succedutesi nel possesso del maniero, apportarono modifiche interne per farne una residenza nobiliare, ma l'impianto originario di stampo militare, e lo stile normanno rimangono ben visibili ancora oggi. Già Roberto Sanseverino, conte di Corigliano dal 1339 al 1351, aveva fatto costruire all’interno del lato sud una serie di stanze signorili per potervi risiedere decorosamente. Nel periodo in cui Ferdinando I d’Aragona sottrasse il feudo ai Sanseverino (1487-1501), il castello, per esigenze difensive, venne fortemente consolidato, mediante poderose scarpate e solidi torrioni. Una epigrafe, datata 1490 ed ancora visibile sopra il ponte levatoio, attesta che i lavori furono eseguiti con il concorso della cittadinanza. Furono i Saluzzo, proprietari del castello dal 1616 al 1822, a trasformare e migliorare radicalmente l'aspetto del poderoso maniero, anche perché ben presto esso divenne la loro abituale dimora. Alla prima metà del Seicento risalgono i lavori per la realizzazione della torretta ottagonale che sovrasta il mastio, la costruzione della cappella di S. Agostino, la sistemazione del piazzale interno mediante due scale d’accesso. Il castello di Corigliano presenta un mastio che si erge possente ed isolato rispetto al corpo centrale del castello, vicino al ponte levatoio. Quasi certamente la sua parte inferiore costituisce il primo nucleo del castello stesso. Per molti secoli il mastio fu unito al resto della fortezza da un ponte levatoio, che fu abbattuto e sostituito con un passaggio stabile solo dopo il 1720. Un primo stralcio dei lavori di restauro previsti per il castello, eseguiti nel biennio 1987/88, ha permesso di rendere visitabili i locali sotterranei, relativi alla primitiva fortezza normanna. Dopo aver eliminato montagne di detriti e di sporcizia, sono adesso visibili le antiche vasche che servivano per la raccolta delle acque piovane, la grande cucina ottocentesca, gli opprimenti locali adibiti a prigione, le feritoie predisposte per la difesa dagli attacchi esterni. 

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