Forse non tutti sanno che le Dolomiti vengono chiamate anche
Monti Pallidi a seguito di un prodigioso incantesimo avvenuto
ai tempi dell’antico Regno delle Dolomiti, quando la roccia
delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi. Tale regno
era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi
incantati. Ovunque si poteva respirare aria di felicità e
armonia meno che nel castello reale. Bisogna infatti sapere che
il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma
un triste destino condannava i due giovani amanti a vivere eternamente
separati. L’uno non poteva sopportare l’intensa luce
della luna che l’avrebbe reso cieco, l’altra sfuggiva
la vista delle cupe montagne e degli ombrosi boschi che le causavano
una malinconia talmente profonda da farla ammalare gravemente. Ormai ogni gioia sembrava svanita e solamente le oscure foreste facevano da solitario
rifugio al povero principe. Ma si sa, però, che proprio le ombrose selve
sono luoghi popolati da curiosi personaggi, ricchi di poteri sorprendenti e capaci
di rovesciare inaspettatamente il corso degli eventi. Ed è così che
un giorno, nel suo disperato vagare, il principe si imbattè nel re dei
Salvani, un piccolo e simpatico gnomo in cerca di una terra per il suo popolo.
Dopo aver ascoltato la triste storia del giovane sposo, il re dei Salvani gli
propose, in cambio del permesso di abitare con la propria gente questi boschi,
di rendere lucenti le montagne del suo regno. Siglato il patto, gli gnomi tessero
per un’intera notte la luce della luna e ne ricoprirono tutte le rocce.
La principessa potè così tornare sulla terra per vivere felicemente
assieme al suo sposo e le Dolomiti presero il nome di Monti Pallidi.
Dal Web
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